A Perugia è stato posizionato un gazebo nel luogo che, tra le altre cose, ispirò Giosuè Carducci. Così è stato occupato un posto che è una sorta di luogo dell’anima per residenti e turisti, e che ha perso la sua natura in onore del commercio. È una metafora che va al di là del luogo e della città coinvolti, che ci dice come gli spazi pubblici si vanno assottigliando sempre più per obbedire a logiche e interessi sempre meno pubblici e comuni
Fermarsi sarebbe un antidoto. In attesa del vaccino
La prima serata di movida a Perugia ha dato luogo ad assembramenti come se nulla fosse successo nei due mesi di blocco. Forse quel giorno avremmo dovuto usarlo per fermarci e riflettere
Un quartiere bene comune
Turbazioni è un progetto che a cominciare da un parco, sta tentando di riqualificare un’intera area cittadina che rischiava di piegarsi su se stessa. A partire dal concetto di bene comune
Sicurezza, tra fiction e realtà
A Perugia sono successe quasi contemporaneamente due cose che sono la metafora di come le emergenze di cui si discute nelle sedi istituzionali siano slegate dalla realtà. La sicurezza è una di queste. Il lavoro invece, è quella di cui non si parla
L’acqua è meglio pubblica
Dove i privati gestiscono le reti di distribuzione dell’acqua l’efficienza non è affatto garantita e i costi per gli utenti arrivano a essere molto alti. Invece gli acquedotti che hanno meno perdite sono gestiti da società interamente pubbliche
Andiamo in piazza per i diritti umani
Cominciamo male, con due scuse non richieste. Ma tant’è. 1) Da queste parti tendiamo a tenerci a debita distanza dalla retorica. Anche per questo quando vediamo agitare gli spettri di fascismo, razzismo, nazismo, siamo mossi a ritrarci. Non perché riteniamo che quelle bestie non rappresentino un pericolo costante, ma perché siamo convinti della necessità di […]
Come non costruire un quartiere
Il caso di Fontivegge a Perugia
Fontivegge è la porta di Perugia per chi arriva in treno. Eppure, nonostante dovrebbe essere un biglietto da visita, è un quartiere massacrato dal cemento, senza luoghi di socializzazione, con più case che residenti. I quali ora si riuniscono in assemblea
Siamo migranti, possiamo almeno parlare?
L'esperienza (finita male) del consigliere aggiunto di Perugia
I migranti di Perugia hanno avuto per anni la possibilità di eleggere un loro rappresentante in consiglio comunale che aveva potere consultivo. Poi è arrivata la giunta di destra che ha cancellato questa figura. In questa intervista Iyad Hafez, che è stato consigliere aggiunto, racconta la sua esperienza