La categoria di bene comune va al di là della distinzione pubblico-privato per riaffermare la gestione partecipativa dei beni che servono al soddisfacimento di diritti fondamentali. Non è solo una questione di proprietà, ma di gestione. Spesso infatti le cose pubbliche subiscono un processo di aziendalizzazione che le snaturano. Un processo che i beni comuni invece prevengono
Perugia, il gazebo che si mangia la storia
A Perugia è stato posizionato un gazebo nel luogo che, tra le altre cose, ispirò Giosuè Carducci. Così è stato occupato un posto che è una sorta di luogo dell’anima per residenti e turisti, e che ha perso la sua natura in onore del commercio. È una metafora che va al di là del luogo e della città coinvolti, che ci dice come gli spazi pubblici si vanno assottigliando sempre più per obbedire a logiche e interessi sempre meno pubblici e comuni
I bambini come variabile dipendente
Il personale docente di scuole pubbliche e scuole private si è posto in maniera differente di fronte all’emergenza. E i bambini sono diventati fattore secondario della discussione. Un motivo in più per rivendicare un reddito di base
I piccoli di gabbiano e il senso di comunità
Un piccolo di gabbiano che prova a volare e una “comunità” che lo difende. “Quello che chiediamo ogni giorno in fondo è naturale: che il collettivo stia al centro, che ci si dia reciproco aiuto, che quando qualcuno cade venga assistito da tutti”.
Fermarsi sarebbe un antidoto. In attesa del vaccino
La prima serata di movida a Perugia ha dato luogo ad assembramenti come se nulla fosse successo nei due mesi di blocco. Forse quel giorno avremmo dovuto usarlo per fermarci e riflettere
Piccolo commercio, lockdown e presidi di comunità
Il ricordo di una piccola commerciante di un comune della Toscana può farci riflettere sul ruolo dei centri storici, sulla vivibilità, sugli stili di vita e di consumo. Addirittura sul modello di sviluppo, ora che usciamo (in teoria) dal lockdown. “Si aprono spazi di riflessione”, scrive Cristian Pardossi, “che possono incrociare il destino della rete di piccolo commercio, soprattutto dei generi di prima necessità, che in questi mesi è tornata ad essere un presidio per molte persone che non potevano recarsi al più vicino supermercato”.
Per sostenere il “comun fato”: ripartire, diversamente
“La vita è una lotta, non è una gara”, scrive il Prof. Salvatore Cingari in questa bellissima lettera agli studenti dell’Università per Stranieri di Perugia: “Se questa traversia potrà far maturare l’idea di ripartire in un altro mondo possibile, essa potrà essere anche un’opportunità per affrontare diversamente la nostra fragilità: non bisogna competere l’un con l’altro, ma – come cantava il Poeta – confederarsi per sostenere il comun fato”.
Durante e dopo la crisi per un mondo diverso
Un contributo del Forum Disuguaglianze Diversità: “Perché, cosa, come e con chi realizzare un futuro di giustizia sociale e ambientale battendo chi lavora per tornare alla normalità iniqua del pre Covid-19 o per costruire un futuro autoritario”.
L’ideologia del merito a senso unico
In questo anno di coronavirus gli studenti saranno tutti promossi. Qualcuno storce il naso e vorrebbe imporre l’ideologia del merito, che però non viene minimamente applicata alle imprese che usufruiranno degli aiuti del governo, che verranno dati praticamente a pioggia. Un’ideologia a senso unico, che accettiamo senza neanche accorgercene
Responsabili, uguali e differenti: ad ognuno la sua parte
Non siamo nelle mani del Fato: ognuno di noi può e deve avere, all’interno di una partita in cui le regole sono tutte da scrivere, un ruolo e una parte.
La bufala dell’aumento dei multati
Titoli di giornali, conferenze stampa, commenti e indignazioni via social per un fenomeno che è inesistente. I dati di Google (a proposito, il colosso privato ci traccia tutti e pubblica gli spostamenti) e quelli del ministero dell’Interno dicono esattamente il contrario. Le persone in Italia rispettano le regole, e più o meno sono solo tra i 3 e i 4 italiani ogni cento di quelli che escono a contravvenire alle regole
Film da quarantena: Io e Annie di Woody Allen
Io e Annie (Annie Hall, 1977) è, per ammissione del suo stesso autore, il film della svolta di Woody Allen. Il regista spezza infatti con questa pellicola la sequela dei film caricaturali che hanno come obiettivo primario quello di far ridere, per raccontare il dramma intimo di un uomo e del suo tormentato rapporto con […]
Coronavirus, il liberismo messo a nudo
L’epidemia da coronavirus che sta mietendo vittime con spietata disumanità ha messo anche a nudo le contraddizioni di un sistema economico che non regge quando c’è di mezzo la vita, e che anzi, spesso, la mette a repentaglio
La disumanità dei muri
Il coronavirus, nella sua logica mefistofelica, mette a nudo la debolezza di una civiltà basata sulle segregazioni e ci invita a restare umani
Parasite, il sopra e il sotto della società
Parasite, il film di Bong Joon-ho che ha vinto quattro statuette alla novantaduesima edizione degli Oscar, è la metafora di una lotta di classe sorda, combattuta sulla linea della superficie: sopra i ricchi nelle loro ville sontuose, e sotto chi paga sulla pelle la fatica di vivere. Ed è anche la conferma che il cinema più nuovo arriva da Oriente