Il Movimento 5 Stelle non è stato in grado di difendere la sua proposta dall’assalto della vulgata anti-fannulloni, il centrosinistra si attarda su modelli superati. L’unica a fare il suo lavoro è la destra, che diventa sempre più estrema e miete consenso mentre fasce di popolazione crescenti non riescono a condurre un’esistenza dignitosa
Qui, ora, in-oltre
I commenti a margine delle elezioni regionali umbre sono forse stati ben più imbarazzanti della campagna elettorale che li ha generati. Riassumendo brevemente: nei giorni del marketing politico la demagogia del nuovo, che bacia crocifissi in cambio di rubli e fomenta disprezzo verso i più deboli in cambio di consenso, si è alternata con ritmica […]
Un’eco imperitura e sgraziata
Questo mondo è solo dei ricchi e dei potenti. I loro desideri si tramutano in realtà. I miei desideri invece, come quelli di chi mi circonda, oltre a non realizzarsi peccano di lesa maestà. Nella vita ci vuole fortuna e se hai la sfortuna, come l’ho avuta io e tanti altri come me, di nascere […]
La fatica della libertà
La libertà sta nel trovare il proprio posto nel mondo contribuendo alla costruzione di quello che c’è intorno a noi. L’esatto contrario del consumare delegando ad altri le decisioni che vanno prese insieme
Uscire dal tunnel
Basta decostruire gli altri, costruiamo noi stessi. Provare a essere compagni, in fondo in fondo, è la via preferenziale per restare umani
Il sesso, l’amore e il ’68. La lezione di De André
Se oggi siamo un po’ più liberi rispetto a qualche decennio fa lo dobbiamo anche a De André, che ci fece capire che la libertà era venuto il momendo di prendercela. Anche se la sua lezione rischia di sbiadirsi sotto gli attacchi di una morale bigotta e repressiva sempre in agguato
Migranti e non solo, le cose da fare
Un dialogo come tanti durante una fermata in autogrill. I luoghi comuni basati su fake news, il tentativo di combatterli, il proposito di combatterli per bene, a fondo, studiando di più, parlando meglio e con le persone a cui vanno dette certe cose
Ripartire dai piccoli, fare comunità
Il 18 febbraio è morto don Roberto Sardelli. Si tratta di una figura ricchissima, che è impossibile racchiudere in poche righe. La sua “creazione” più importante è stata probabilmente “Scuola 725”, una struttura per i bambini figli degli emigrati dal sud Italia a Roma che a causa degli scarsi salari non potevano permettersi un’abitazione vera e andavano a vivere nelle baracche a ridosso dell’Acquedotto Felice. I ragazzini nella scuola “ufficiale” venivano emarginati da docenti e compagni a causa della loro provenienza. Don Roberto, nella baracca 725 da cui prese il nome questa scuola “di strada”, offrì loro uno strumento di riscatto a partire dal riconoscimento della propria condizione e dalla costruzione degli strumenti culturali per uscirne. Riproponiamo qui le parole raccolte durante un’uscita pubblica di don Roberto il 6 gennaio 2017 e pubblicate da Comune-info. È un modo per omaggiare una grande figura e per farla conoscere a chi la ignorasse. Ma lo facciamo anche perché pensiamo che quelle parole contengano una validissima indicazione di percorso
Noi, il reddito, la montagna e il topolino
(Un'autocritica)
Da quarant’anni la sinistra radicale parla di reddito di base ma non è riuscita a concretizzare nulla. E ora la proposta grillina, pur non avendo niente a che fare con il “reddito di base”, rischia di scippare un argomento di cui si parlava quando il M5S non esisteva neanche in forma embrionale
Gramsci? Drammaticamente inattuale, ma assolutamente necessario
Riprendiamo uno splendido post dal profilo Facebook del Prof. Angelo D’Orsi, studioso di Gramsci (e di tante altre cose), che ci ha ovviamente autorizzato. Lo facciamo perché condividiamo fino al midollo ciò che scrive e il come ricorda il grande pensatore e politico sardo. E lo facciamo anche per “lanciare”, per parte nostra, una bella iniziativa: uno spettacolo nato proprio dalla biografia di D’Orsi dedicata a Gramsci, che si terrà in Sardegna, insieme ad altre iniziative, nei prossimi giorni.
Parlare agli altri e con gli altri
I monologhi servono a poco
Crotone, ieri. Cronaca di una presentazione che poteva essere una disfatta e invece non lo è stata. Perugia-Pisa in macchina, Pisa-Lamezia in aereo, Lamezia-Crotone in macchina. La neve cancella i voli e chiude le strade, ma io arrivo. I libri, invece, no. La presentazione è alle 18, si fa alla Lega Navale, una sorta di […]
Il marketing del decoro
Il caso Terni
La teoria pratica dei “decoratori istituzionali”: traffico in tilt e buio ovunque, ma bici nelle rastrelliere e skateboard in cantina, secondo un’ordinanza (poi ritirata). È una questione di ordine (e disciplina)
Instagram, trap e nuove generazioni
Vorrei proporre un’idea nuova: la trap e Instagram nascono e crescono insieme. In questa partnership, la trap è quella che assimila talmente bene il modello del social da incarnarne l’estetica e farne linguaggio comune di un’intera generazione, quella che ha eletto Instagram a suo social preferito. Partiamo dal vestiario: la prima cosa che risalta è […]
Ddl Pillon, ovvero come tornare ad un (brutto) passato
Il disegno di legge Pillon tenta di modificare il diritto di famiglia ridefinendo i rapporti famigliari, in completa contraddizione con i principi costituzionali di libertà e uguaglianza e andando a colpire, di fatto, le donne e i figli minori. Una proposta che non può essere emendata, ma che va solo ritirata, in quanto espressione della […]
Radio Evelyn
Un sasso libertario nella Terni degli anni settanta
Le radio libere sono state una delle esperienze più interessanti degli anni settanta. Ne sono sorte un po’ ovunque: anche a Terni, con Radio Evelyn, una sfida coraggiosa in una città operaia e “operosa”. Ce la racconta uno dei fondatori, Marcello Ricci (amatissimo professore di liceo), in uno spaccato “dal vivo” e intenso di cosa significava, in quel periodo, dire che “il personale è politico” e “dare voce a chi da sempre era stato espropriato del proprio diritto di parlare”.